in virtù di un invito di giulio a narrare alcuni loschi figuri della mia esistenza "lavorativa",
parto con la camera n.20.
o come tutti lo chiamiamo: "Il Sig. Buduri".
Buduri è indiano (a dir la verità, non lo so mica bene, non me ne è mai fregato molto di andare a prendere la sua scheda anagrafica, di là, a 2 metri); a me ricorda tantissimo il figlio di Galliani, però ha molta più classe: una tuta bianca dell'adidas a striscette blu.
che lavoro fa?
non è dato rispondere.
chi lo manda?
il fratello.
chi paga?
il fratello.
vorrei averlo io sto fratello....; )
di giorno non c'è mai, arriva la sera verso le 18:30, poi comincia il tran tran..
riferisce il nostro portiere di notte che dalle 11.20 in poi sente l'ascensore,
chiamato dall'ultimo piano (un piano sopra); Buduri scende, sta giù 5 o 10 minuti e poi risale. in compagnia di una macchina o un motorino.
forse stiamo ospitando uno che guadagna più di tutti noi messi assieme.

24 apr 2007
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