Caio, ragazzo-faccia-pulita proveniente dal Texas, a suo modo è un grande.
L'altra sera abbiamo parlato circa un'ora assieme.
Percezioni ambientali, io degli Usa, lui dell'Italia soprattutto, poi anche lavoro.
A poco a poco siamo passati alla religione, al crocefisso nelle aule dove lui ha sfoderato:
"Ok, it's history, good choice!"
Cioè:
"Bene, se parliamo di storia ecco un buon punto dal quale partire!"
Poi gli ho spiegato le finalità sociali e di reinserimento lavorativo della mia coop, e lui si vedeva che capiva il meccanismo.
Arrivando ai suoi laboratori teatrali in inglese con i bambini delle elementari e delle medie è avvenuto un bellissimo corto circuito (cogli americani la mia esperienza dice che è molto frequente).
Di colpo mi ha domandato:
"Le scuole pubbliche hanno l'obbligo di assumere persone svantaggiate?"
La risposta che ho dovuto ovviamente dare è sì.
"Allora sono svantaggiati quei 4 o 5 che stanno fermi nei corridoi, per il the, per fare una telefonata, per pulire?"
No, cazzo, quelli sono i bidelli.
Devo dire che un po' mi ha anche ferito.
Questi cowboys...

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