Dello spriz alla padovana son stato un buon amante, ultimamente meno per via che
in centro lo fanno i cinesi (i bar sono solo loro o quasi) e loro al posto del limone mettono il riso (o la salsa di soia, a richiesta) che non fa lo stesso.
negli anni d'oro invece c'erano diversi tipi di spriz a seconda del gestore, m sarà da parlarne in un altra occasione.
una premessa prima di iniziare. questa lista non verrà cambiata, ma forse sì: vedremo un domani come e se mi girerà.
da uno a due spriz:
comincio a essere lucido e sereno. a volte chi è di fronte a me dà segni che lo sta sentendo ma passo oltre; non sono io a ordinare. Grandi ambizioni, approccio manageriale alla comunicazione, interdipendente e proattiva.
da tre a quattro spriz:
più sereno ma meno lucido. A chi mi dice che li sente, rispondo: è il Bitter, che dà l'onda lunga e lo guardo bene negli occhi per impressionarlo. Sono io che ordino il prossimo. Se sono solo, cammino e guardo le vetrine sbirciando di soppiatto le commesse. In auto un po' troppo felino colle marce ma reffo che è un piacere.
Da cinque a sei spriz:
Spesso: svolta della serata, in peggio; detta anche "la butto in vacca".
Contatto visivo difficile e tutto sommato casuale. Ricordi di quando giocavo a calcio e propriocezione a livelli intensi. Primi giochetti a fare bolle di saliva, con scene degli astanti ancora vivi divertite e/o schifate. Se sono solo, cammino guardando ora insistentemente ora con sorriso inesistente le commesse. In macchina qualsiasi luce blu girevole provoca ansie e bestemmie.
Da sette a otto spriz
Vocalizzi non voluti su diverse consonanti, esse e pi soprattutto. Inciopedamenti dalle sillabe a salire.
Sguardo traslucido. Ricerca di chiavi, soldi e cellulare come preoccupazione dominante. In chiave dialettica sensi di colpa e irrisolti conflitti emergono con la forza di uno tsunami. Se sono solo guardo tutti e TUTTI mi guardano. Allora non guardo più nessuno.
Oltre
Ciò che meglio ti rappresenta è un immagine: una spugna rossa, tipo di quelle per farsi il bagno, rosso sangue rappreso ed in ognuno dei mille buchetti sulla superficie una cicca di tabacco mezza spenta

Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
bella. bravo.
grf
tu non ti ricorderai di quella sera in cui (ubriaco), dirante i ruggenti anni universitari... mi insegnasti a non fare pipi alla prima necessità, perchè l'alcool non perdona, e fatta una volta dopo 10 minuti continuerai a farla di 10 in 10 minuti.
Saluti, ale
Posta un commento