15 lug 2007

Uhmm...perchè non zen?!

Gli gnomi avevano paura dell'orco.
L'orco conosceva bene e le stagioni e gli alberi, e tutto il bosco.
Ma prima il capo gnomo, poi il vice, poi anche il piccolo gnomissimo decisero che per non finire cacciati dagli scoiattoli o risucchiati dai formichieri o peggio ingoiati dal grande orco, non v'era altra soluzione:
bisognava scappare.
Allordunque, dopo un breve consiglio, il più audace esordì:
"Mettiamo addosso un po' di foglie scure, e nessuno ci vedrà!"
Come corrono fuori, ci sono colori gialli e spazi senza radure; pieni di paura rientrano nella tana.
"Vabbè ci è andata male; vestiamoci di giallo senape e non correremo alcun rischio" - sproloquiò l'audace del gruppo.
Appena mossero i primi passi, un turbinio di marrone e rosso òcra li fece precipitare di nuovo nel loro caldo rifugio.
"Allora non ci resta altra soluzione: alcuni si copriranno di vestiti color rosso, altri di verde, alcuni di grigio"
Ma là fuori si presentò un bianco a tratti accecante, che li costrinse di nuovo a capitolare.

Ci fu chi provò a vestirsi di bianco, ma non ebbe miglior fortuna: l'erba appena appena spuntata, il rosa dei germogli, l'azzurro delle orchidee non diedero molte speranze di fuga.

Forse gli gnomi non avevano capito come funzionavano le stagioni ma intanto avevano capito come cucire i vestiti.

14 lug 2007

Le grandi lezioni che la Vita ci dà

"Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te stesso"

A parte che una frase così semplice è dura da capire, per 2 motivi:

- quando te la insegnano, vedevi la moka da sotto e non da sopra
(della serie: ne è passata di acqua nei filtri)

- la sintassi (provate a ripeterla solo 3 volte) è estremamente difficile

Hic et nunc io più o meno so che cosa vorrei o non vorrei che mi facessero.
Ma io cambio; non così tanto poi in realtà.
Però però.
Se tre anni fa uno mi avesse detto: "Adesso ti manipolo, ti faccio fare un corso sul team-building aziendale" - gli avrei risposto
"Non ho fatto niente! E'un complotto"

Adesso invece apprezzo il lavoro e le sue regolette.
Come il calcetto balilla.
Ecco, il lavoro è un giochino per i grandi, per passare 40 anni invece di 4 ore.
Ci sono quelli che tirano dal fondo, il gancio, il rullo, finta e controfinta, chi lancia la pallina male, quelli che lo fanno apposta e quelli che non la sanno neanche tirare, quelli che vanno con la mano a cercare di bloccare la pallina (e si fanno male) per giocare senza pagare (li ho visti, esistono), gente in carrozzella che gioca benissimo.

Per tornare al titolo:
Io non trapasserei mai il fegato dell'avversario con la mia linea di mediani.
(Dio, quante volte l'ho pensato....)