24 ago 2024

Addii adolescenti

Supermercato Aldi, appena fuori il casello di Palmanova. Mattino. Io e la mamma da un lato. Caterina e Felis dall'altro. Stanno per scarrozzarti fino a Rab, in Croazia, per una ulteriore 6 giorni di mare, prima del ritiro di rugby e prima della fatidica 1L del Marinelli. È stata una estate digitale ed analogica, la terza media finita, gente varia, monotona ma sì dai, anche, ci può stare, ma certamente non mi pare tu sia stato troppo male, forse con le tipe non è andata come volevi, un paio di volte a Bibione ti ho visto teso... Ma venivi in spiaggia alle 11.20....quindi tensione ma il giusto, voglio dire.
Beh, cosa volevo dire? Niente, che arriva il momento dei saluti. 
Tu sei un formidabile attore. Perché col più naturalissimo dei modi riesci a guardarmi rapidamente accennando un sorriso commosso, poi ti avvicini e pieghi testa e tronco per scendere dai tuoi 1,85 mt e appoggiare il tuo mento inclinandolo sulla mia spalla destra. Ci abbracciamo tra padre e figlio. Fin qua, cinema italiano (che poi non è vero, sto solo ricamando un po' sopra, era un bellissimo momento), musiche di viole e violini, e tutto bene. 
Ma il meglio viene quando durante l'abbraccio, mi dici, piano piano, nell'orecchio "Vedi di fare bene Canebola". 
Allora lì ci entra entro di tutto.
La tua maturità. Il tuo tempismo. 
Io che mi beo di avere un figlio che ci tiene alle cose. 
Io che penso subito dopo: oddio, ho allevato un paraculo che sa esattamente come blandirmi affinché io sia contento. 
Ma poi, nel cuore sento il più classico dei battiti: quello sospirato, puro ed al tempo stesso incerto del voler bene e basta. 

Nessun commento: