Niccolò stai crescendo. E quindi stai cambiando. E intendo in fretta. In questa prima settimana a Bibione stai letteralmente distinguendo tra un piano delle cose e un piano del linguaggio. Pienamente consa pevole che quest ultimo può essere piegato per avere cose o costruire altro linguaggio. Al supermercato, alla signora che ti ha chiesto il nome, intanto che rispondevi mostravi già le 3 dita con la mano destra, conscio che i convenevoli vanno rispettati ma anche abbreviati. Io e la mamma ti parliamo come un adulto, dicendo "significato", "coglioni", frasi allegre e calembour, e giochiamo con le parole fino a nn capir piu niente. Adesso sei sulla riva a giocare con la mamma. Dentro una buca. E chiedendo "perchè?".

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1 commento:
Piani del linguaggio, sì. Stratigrafie, sedimentazioni, incassamento, implicazioni, fettine scelte di realtà. Che meraviglia. Non vedo l'ora.
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