
30 mar 2008
Ma ho raggiunto un po'troppa confidenza con la funzione "blocca e ripeti" della sveglia del nokia.
Infatti da un lato volevo costringermi a dormire massimo un'ora e venti.
Quindi ho messo la sveglia alle 15.20.
E mi sono abbioccato.
Poi la sveglia ha suonato; mah, mi son detto, tanto....non è che debba far quel gran che...., clicketto veloce su uno qualsiasi dei tasti da 1 a 9.
Dopo 5 minuti altro giro.
Dopo 5 minuti altro giro.
Sono andato avanti, lo giuro fino alle 16,35.
Per 15 volte mi sono riaddormentato e risvegliato.
Alla fine ero sconvolto, sbattuto come se avessi dormito su una panchinaa faccia in giù.
Non so perché sia così masochista.
Ogni volta pensavo che ripuntare la sveglia (alle 16.00, tipo) era troppo sbattimento.
Nel frattempo i pensieri tra una sveglia e l'altra si appesantivano un po'.
Da "Tanto non hai un granché da fare" a "Non hai un cazzo da fare" fino a "Sei solo un posto di lavoro proletario mescolato a del malmostoso rancore da filosofo"
Ovviamente non mi sono alzato per terminare di ferirmi.
Né perché non avessi più sonno.
Un fringuellino dal giardino mi ha cantato la sua leggerezza.
E il corpo si è alzato, di scatto, rabbioso e composto.
17 mar 2008
La dialettica delle idee in Plotino
Oggi un insight. (O una insight?)
“Non si coniugano i termini stranieri”
è la remota voce della mia prof delle medie che parla.
“Scusi Prof”
E' la mia voce attuale che tuttora sussulta ad ogni "tu devi" nietzschiano.
Questo più o meno volevo dire.
Tutto è iniziato qualche giorno fa, guardando l'inizio della puntata di “Fame”, in onda sul secondo canale di Raiot più o meno mentre l'acqua sta bollendo.
Sì, ok, i passi dance fine anni '70 erano carichi, soprattutto quelli dei balletti in secondo piano (modello malleolo interno dx contro malleolo interno sx condito dal leggero swing del ginocchio), le movenze della pur sempre stratosferica Nicole erano più caricaturali del genere sexy che sexy vero (d'altronde Leroy era già un insegnante...) ma il tutto risultava pieno, studiato nei dettagli, e oltre alle inquadrature mi riferisco proprio alle coreografie, non potevi per quel minuto e mezzo non voler essere Jesse o uno qualunque di loro. Funzionava, nulla più.
Ma allora mi è venuto in mente.
Ogni mercoledi nella riunione per decidere lo stacchetto, il pezzetto, hanno preso un vhs e l'hanno fatto vedere alla tipa di turno. Due luci blu, l'ingresso della dolly al posto del binarietto, e riescono a farlo peggio.
Il tipo che per, mettiamo 40.000 dollari l'anno, al tempo faceva le coreografie di “Fame”, caduto in disgrazia, torna dai suoi figli, emigrati a Cologno Monzese nei primi anni '80, e vede i suoi balletti, pari pari.
Va risarcito. È roba sua. Fanculo ad Averroè, alle doppie verità, al dibattito originale-copia. (Su cui il Tg5 non ha ancora fatto una seria inchiesta, me ne spiaccio).
Quei balletti sono i suoi. Si è sbattuto.
Vabbè, è il solito discorso, anche lui a suo tempo sarà andato 4 volte a settimana a Broadway per avere le dritte. O avrà chiesto a suo suocero di presentargli quella vecchia commediante degli anni '60 che conosceva il tizio che....Ma che cazzo vuol dire? Un idea è un idea, ma un balletto è un balletto. Alla fine della puntata comunque si legge: coreografie di ......; se nessuno di broadway o il suo suocero si è incazzato, son cazzi loro.
Tanto per dire.
7 mar 2008
Madrid 29/02 - 03/03
Mi hanno colpito:
- l'acqua dei rubinetti molto fredda
- il fatto di aver pagato una camera con bagno, ma di aver sempre fatto tutto fuori
- per essere metropoli (che poi non è tantissimo) c'è aria stupenda: Padova a confronto....moa tuto!
- i camerieri sono quantomeno svampiti
- ordinata, non sovraffollata
Ho incontrato anche mia cugina, non in forma fisica buona ma pacifica come sempre ed il Botto, che ovviamente è innamorato perso di una, di cui stava cannando in pieno il nome, prima di riprendere il binario giusto. Ci ha fatto conoscere una Madrid molto rilassante, e gliene siamo grati.
Bel viaggio!
Forse ci torniamo, correndo il rischio così di rimanere delusi....