29 dic 2007

Goodfellas (live in Padova)

Sarò che l'ho chiamata, con tutta 'sta storia di gang e racket.
Sarà che siamo una cooperativa che cerca di fare impresa.

Ma stamattina alle 4 ci siamo trovati con metà dei nostri mezzi in fiamme.
L'intimidazione ci costa 100.000 euro.
Lunedi facciamo una conferenza stampa, intanto cerchiamo dalle cooperative vicine un sostegno (e anche delle nuove vaschette porta-rifiuti :)

Guardando e riguardando le telecamere a circuito chiuso si vede il tizio agire con una certa sicurezza, e non dare mai il volto alle telecamere.

Quanta voglia di farghe mae!

27 dic 2007

Blogotto

Ringrazio Ale che ha colto il Nostro mentre di certo sta confutando uno dei presenti, con la necessaria sufficenza post-prandiale.
Come ritrovo non è stato demente, o iper eccitato, ma ben bilanciato nei flussi di parola e aperto; mi ha lasciato ascoltare quello che volevo e rimediare qualche risata per battutine più o meno sapide.
Allora però, non perdiamo di vista l'obiettivo: è importante che nel mare delle ex del botto qualcuna cominci a bussare alla porta; qualora preferisse maggiore intimità apriremo un blog dedicato, adesso vogliamo intanto far emergere la domanda. Può commentare qui o sul blog di Ale.

Alla fine chissenefrega di Victroia Beckham o Cassano, quando abbiamo lui?
E voi, donne che lo avete adorato, schifato, trascurato, depresso e rivitalizzato, lo tenete per le palle.
Vi dico solo che al pranzo abbiamo fatto un paio di mezzi nomi/flirt, che il Nostro non riusciva assolutamente a ricordare.

Tutto questo è frutto di una insana invidia, ovvio.

9 dic 2007

Uh, che brutto sogno

Allora.
Ero un gangster, un sicario di un'organizzazione malavitosa, che mi aveva reclutato sul palco di un teatro, dove, solingo in disparte, non capivo che cosa stava per andare in scena e che cosa fosse da me richiesto, mentre tutti gli altri lavoravano, alle luci, al trucco, alle scenografie.
Il gangster viene, mi prende per un braccio e mi dice che devo imparare il nuovo mestiere.
E per imparare presto devo liquidare uno stronzo di ciccione tipo buttafuori che ha fatto una spifferata agli agenti.
Il ciccione è dentro al cesso con la porta aperta, di spalle.
Il mio "trainer" mi da in mano un revolver, mai toccato prima in vita mia, e mi dice di sparargli.
Gli punto la canna a qualche centimetro dal cranio, più o meno dove il lobo parietale si congiunge a quello occipitale, poco dietro l'orecchio destro.
Il tipo non si gira, capisce tutto all'istante, ed aspetta il suo momento.
Clac. Niente pallottola dentro. Tutto da rifare.
Passo il revolver al mio capo perché me lo carichi, cazzo, nel frattempo quello ha un infarto incipiente.
Riprendo il revolver, sparo, ma anche questa volta non succede niente perchè manca la pallottola.
Il tipo sviene dalla paura.
Quell'altro se la ride.
Stavolta prendo io una pallottola dalla tasca del mio compare e la ficco dentro al revolver .
Mi giro.
Vedo il ciccione che, come una specie di genio della lampada, si vaporizza e va verso su con moto circolare, come un piccolo vortice di aria, sparendo così in un buco sul muro sopra il cesso.

Prova non superata.
Là fuori qualcuno è in cerca della mia pelle.
Dyabetic birds. Uccelli diabetici. Cazzi amari.

Ah, non guarderò più The GoodFellas di pomeriggio.