17 ott 2007

Ci son rimasto male

Ieri era la giornata giusta.

"Buongiorno, prego?"
"E' il numero giusto per parlare in diretta con Gigi Garanzini?"

L'unica cosa che si possa ascoltare in Italia riguardo il calcio è "A tempo di sport", dalle 14 alle 15 su Radio 24, condotta per l'appunto da Garanzini.

"Prego, di cosa voleva parlare?"
"Dei corsi di formazione per telecronisti, del passaggio dal monopolio Rai a Mediaset"
"Nome, cognome, telefono,..."

Insomma la trafila è che ti mettono in attesa, poi la pubblicità, poi senti il vecchio Gigi che dice "E adesso abbiamo in linea Claudio da Udine"

A quel punto la tensione però ha già moltiplicato per 72 lo stato in cui ti trovavi il giorno della tua tesi.
Voce cavernosa, fiato abbreviatissimo e sudarella aprono il sipario al mio tranquillissimo intervento.


Dico che da quando è arrivato Berlusconi sono arrivati anche gli urlatori-faziosi-pazzoidi, perdendosi tutto il bel grigiume Rai.
Ciò è figlio, sostengo, dei master che B. gli ha fatto fare in America; mi sento un qualunquista.

Premetto che desideravo unicamente parlare con Gigi, intervenivo sostanzialmente per quello.

Lui invece mi ringrazia per l'intervento ma si sottrae al commento, dato che in studio è presente un docente del Master in Giornalismo Radiotelevisivo della Statale, il quale tanto per mettere il carico, mi dice che i master ci sono anche a Milano,....

Gigi riproverò, e mi dovrai rispondere, cazzo!

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